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CNC REGIONE VENETO

IL COORDINATORE DELLE PROFESSIONI SANITARIE ALL'INTERNO DEL SSN CHE CAMBIA: CRITICITÀ O OPPORTUNITÀ?

Aggiornamento: 30 ago 2023




ROVIGO

Mercoledì 4 Ottobre 2023

Aula Magna ULSS 5 PolesanaViale Tre Martiri 89


SEDE del CONVEGNO

Aula Magna ULSS 5 POLESANA Viale Tre Martiri 89 45100 ROVIGO


RESPONSABILE SCIENTIFICO

Annamaria Moretto


SEGRETERIA ORGANIZZATIVA

Direttivo CNC Rovigo


ISCRIZIONI

Entro il 24 Settembre 2023 con la seguente modalità: compilazione il form al seguente link: https://forms.gle/rBCXTukh4qtsdPNh7 Corso riservato ad un massimo di 100 Coordinatori iscritti al CNC 2023. A seguito verifica, le iscrizioni verranno confermate dalla Segreteria Organizzativa tramite e-mail e saranno accolte in ordine cronologico fino al raggiungimento dei posti disponibili.


QUOTE DI PARTECIPAZIONE

  • Iscritti CNC RO 2023 Gratuito

  • NON iscritti CNC Euro 35,00

  • Studenti Master in Coordinamento Euro 20,00


Per i paganti

inviare alla segreteria Organizzativa mail :morettoannamaria1@gmail.com la ricevuta dell’avvenuto bonifico di partecipazione intestato a Coordinamento Nazionale Caposala-Coordinatori provincia di Rovigo IBAN: IT 22 I 03069 09606 100000176091

Causale: Iscrizione Convegno 4 Ottobre 2023


PROGRAMMA


Ore 14:00 – 14:15 : Registrazione dei Partecipanti


14:20 : Saluto delle Autorità


14:30 : Introduzione CNC si presenta Dottoressa Lorena Zanin Presidente CNC Regione Veneto Presidente CNC Provincia di Treviso Dottoressa Moretto Annamaria Presidente CNC Provincia di Rovigo


14:45 : DIMENSIONE DI COMPETENZA E DI RUOLO DEL COORDINATORE DELLE PROFESSIONI SANITARIE STANDARD ORGANIZZATIVI DI RIFERIMENTO IN REGIONE VENETO Dottoressa Maria Grazia Cengia


15:45 : Coffe Break


16:15 : DM 77 E ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE: QUALI SFIDE ORGANIZZATIVE Dottoressa Maria Grazia Cengia


17:00 : Discussione e Moderazione Dottoressa Annamaria Moretto


17: 30 : Conclusioni


PREMESSA

PROGRAMMA La Legge 1 febbraio 2006, n. 43 “Disposizioni in materia di professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica, riabilitative, tecnico-sanitarie e della prevenzione e delega al Governo per l’istituzione dei relativi ordini professionali “, ha istituito la funzione di coordinamento per i laureati appartenenti alle professioni sanitarie. In tal modo, detta funzione, storicamente presente negli ospedali italiani fin dai primi del ‘900 e tradizionalmente affidata agli infermieri, è stata allargata a tutte le professioni sanitarie poiché considerata strategica per il buon funzionamento delle organizzazioni complesse e per lo sviluppo di servizi in costante trasformazione. La complessità dei servizi, l’assunzione di logiche gestionali orientate al controllo della spesa e i conseguenti processi riorganizzativi, hanno determinato il consolidamento di ruoli con efficacia gestionale e, nel contempo, lo sviluppo di nuove funzioni ancora poco presenti nel sistema salute regionale ma determinanti per la gestione di specifici processi es. case manager….. Conseguentemente all’incremento delle problematicità organizzative, nel corso degli anni la funzione di coordinamento si è sviluppata, in particolare è accresciuta l’area delle competenze gestionali. Il Decreto, 77 denominato fino alla vigilia della promulgazione “DM 71” per richiamare una sorta di continuità on il “DM 70” sugli standard ospedalieri, rappresenta la premessa ed il punto di partenza della Riforma dell’Assistenza Territoriale definendo al suo interno un nuovo modello organizzativo della rete di assistenza primaria, individuando standard tecnologici e organizzativi uniformi su tutto il territorio nazionale, promuovendo un nuovo assetto istituzionale per la prevenzione in ambito sanitario ambientale e climatico. La riorganizzazione della medicina territoriale è, quindi, una delle prime sfide da affrontare per dotare il Paese di un Servizio sanitario in grado di dare le risposte di prossimità attese ai cittadini: l’abbattimento delle liste di attesa, l’accesso ai servizi e ai farmaci sono solo alcune delle criticità che possono essere affrontate alleggerendo il sovraffollamento degli ospedali. Il modello organizzativo disegnato ruota intorno al Distretto sanitario che costituisce il centro di riferimento per l’accesso a tutti i servizi delle ASL e che, a nostro avviso, deve rappresentare il baricentro e il motore per l’assistenza territoriale quale “struttura pubblica forte” che coordina strutture e professionisti sanitari e sociali.


RELATORI


MARIA GRAZIA CENGIA: Direttore UOC Direzioni Professioni Sanitarie AULSS 9 Scaligera


LORENA ZANIN: Infermiere, Coordinatore del Dipartimento di Medicina Interna Treviso Oderzo, Ospedale di Treviso ULSS 2 Marca Trevigiana Presidente Regionale CNC Veneto



CON IL PATROCINIO DI



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